Storia

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"La terra del sole ha sete. Da sempre.
Lo scirocco agita le chiome folte degli ulivi,
spandendo ogni dove un forte profumo di mare.
Questa è la campagna della sete e del vento del Sud.
Terra Rossa. Scavata da uomini forti.
Seminata d'illusione.
In larga parte un tempo paradossalmente dominata dall'acqua.
Basso Salento. Terra di ansie, di speranze."

In questo contesto antropo-geografico, così descritto dal compianto notista Domenico Faivre, la vita delle popolazioni e la potenzialità produttiva nelle pianure veniva condizionata dalla presenza della malaria.

Espansione del territorio dal 1927 ad oggi

cartina 1 - Il Re Vittorio Emanuele III su proposta del Ministro Segretario di Stato per i Lavori Pubblici, emanò il Decreto del 30.6.1927, di costituzione del Consorzio per la bonifica di Ugento, denominato "Mammalie-Rottacapozza-Pali", il cui perimetro di comprensorio comprendeva una superficie di 12.000 ettari. Il 25 Novembre dello stesso anno si nominò Presidente il sig. Alessandro Lopez y Royo. Contratto il primo mutuo di 50.000 lire, si diede incarico all'ing. Velio Princivalle, da Roma, per la redazione del progetto per la bonifica del comprensorio Ugento-Salve. Nel 1930 il Consiglio consorziale aveva davanti il progetto da approvare. Le prime paludi a cadere sotto i colpi del risanamento furono la Ulmo, la Bianca e la Suddenna.
Si diede inizio inoltre alla costituzione del collettore Mammalie che raccolse le acque reflue che prima alimentavano la palude, per poi farle rifluire nel canale a marea sfociante poco a Nord di Torre San Giovanni. E venne la bonifica delle paludi dei Pali, in agro di Salve. Seguì la bonifica idraulica del comprensorio con la creazione di due enormi bacini e relativi canali a marea nella palude Spunderati, in agro di Ugento e con il risanamento della palude Rottacapozza. Venne la guerra e dopo la guerra anche il Salento tentò di risorgere dalle macerie. Tutti sapevano che qui, più che in altri luoghi, vi erano difficoltà nel ricominciare, nel riprendere il cammino. Le opere del Consorzio erano rimaste. Ancora, tuttavia, c'era molto da fare! Nell'Aprile del '45 il duca Lopez y Royo lasciò la Presidenza del Consorzio e venne sostituito dal commissario ing. Giorgio Bernardini. Continuava, intanto, l'opera del Consorzio nell'attività di bonifica. La gente, i cittadini, i sindaci, tutti volevano beneficiare del Consorzio. E venne Il Consorzio di bonifica "Paludi li Foggi", costituito il 30.7.1953 con decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.

cartina 2 - Il comprensorio del Consorzio di nuova costituzione con una superficie di 6.635 ettari, comprendeva i comuni di Alezio, Gallipoli, Matino, Racale, Melissano e Taviano. Il Consorzio "Paludi li Foggi" provvide alla sistemazione idraulica dei terreni a monte, realizzando canali che, dagli ampi bacini imbriferi di Taviano e Matino, raccolsero le acque facendole sfociare a mare.
Lo stesso venne fatto per Racale e Melissano. Dopo Martino Federico, venne un altro Presidente, il dott. Giorgio Marra.
Si diede inizio alle opere infrastrutturali, con la realizzazione di una rete viaria primaria e secondaria, che permetteva la penetrazione nelle aree di maggiore produzione, che si allacciavano ai Comuni. La terra continuava a risorgere. Il tempo trascorre e nel 1958, il giorno 5 del mese di marzo, il Presidente Gronchi firmò il decreto di fusione tra i due Consorzi "Mammalie-Rottacapozza-Pali", con sede in Ugento, e "Palude li Foggi" con sede in Taviano, in un unico Ente che assunse la denominazione di Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi, che ha sede in Ugento.
La fusione si era resa necesaria, come si desume dal decreto "ai fini di una maggiore coordinazione nella programmazione ed esecuzione delle opere pubbliche di bonifica, in una visione organica e completa di tutti i problemi e secondo le esigenze delle zone che presentano una particolare omogeneità ambientale".

cartina 3 - Nel Comprensorio del nuovo Consorzio rientravano 18 Comuni con una superficie di 34.200 ettari. Venne nominato Commissario ministeriale straordinario il dott. Giorgio Marra, che aveva già svolto un ruolo importante nell'esecuzione dei progetti legati al recupero dell'intero comprensorio.

cartina 4 - Alla superficie iniziale, man mano si aggiunsero 10.728 ettari nel 1963;

cartina 5 - 42.670 ettari nel 1968;

cartina 6 - 41.714 ettari nel 1973.

cartina 7 - In fine, con D.P.R.R. del 30.5.1980, sono stati aggregati ulteriori 70.034 ettari.

cartina 8 - La superficie attuale del Consorzio è pari ad 189.494 ettari con 78 Comuni che ricadono nel comprensorio.

Dal 1982 al 2002 sono stati eletti Presidenti il Dr. Giuseppe Palese, Il Sig. Francesco Guido, il Sig. Rocco Greco. Attuale Presidente è il Dott. Giuseppe Palese. In questo periodo, caratterizzato da persistente siccità e dalla riduzione di risorse finanziarie pubbliche, da un mercato comune europeo che ha provocato l'abbattimento dei prezzi dei prodotti agricoli, il Consorzio ha cercato di aiutare l'agricoltura con opere di irrigazione e con interventi di sistemazione idraulica, per salvaguardare il territorio. Sono state date utili indicazioni per un uso più razionale dell'acqua, per minimizzare i costi, sulle colture più idonee con adeguata assistenza tecnica ai consorziati. Sono state realizzate diverse opere di sistemazione idraulica e posti in servizio numerosi impianti irrigui.

Altri distretti sono stati progettati e sono in fase di istruttoria, in attesa di essere finanziati. La storia degli interventi di natura territoriale nel corso di tanti anni sono riportati alla sezione attività forniscono un quadro delle mutate esigenze del territorio e della popolazione insediata. Alla Bonifica delle zone malariche, è sopraggiunta la realizzazione di opere irrigue, di sistemazioni idrauliche, di tutela del territorio e delle acque.

Non è un caso che l'attenzione del legislatore sia sempre pronta ai problemi dell'agricoltura e del territorio compendiando dette esigenze con l'attribuzione di nuovi compiti ai Consorzi. Pur fra le difficoltà che si incontrano, il Consorzio è una realta viva e partecipe delle vicende storico-politiche-economiche del territorio Salentino. E la storia continua ....!

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