Opere irrigue

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E’ noto che uno dei principali fattori di sviluppo è rappresentato dalla disponibilità idrica per uso irriguo.
E’ superfluo infatti rammentare che la disponibilità di tale risorsa da un lato consente un più ampio ventaglio nella scelta degli ordinamenti produttivi e, quindi un adeguamento alle esigenze di mercato, dall’altro consente di migliorare ed incrementare le colture esistenti.
Il Consorzio ha profuso molto impegno alla risoluzione di tale problema.
Preliminarmente infatti stati condotti studi e ricerche per individuare e stimare le effettive disponibilità idriche presenti sul territorio.
Si è proceduto valutando da un Iato tutte le fonti di approvvigionamento e parallelamente la suscettività irrigua.

Nel comprensorio consortile le risorse idriche disponibili sono costituite da:

  • risorse sotterranee di falda;
  • risorse non convenzionali costituite dai reflui dei centri urbani.

Per quanto concerne le risorse sotterranee, è stato possibile definire, sulla base delle indagini condotte e degli elementì noti, l’entità e le caratteristiche della circolazione idrica sotterranea e di accertare lo stato qualitatlvo delle stesse acque alla luce delle utilizzazioni idriche in atto.
La consapevolezza dell’importanza di tale aspetto nella gestione della risorsa idrica, preziosa e molto limitata, ha indotto il Consorzio di Bonifica ad affrontare con estrema attenzione tale problema.
Infatti ha proceduto da un lato alla perforazione di numerosi pozzi ubicati nell’intero comprensorio e dall’altro a censire e monitorare i pozzi esistenti acquisendo tutte le informazioni necessarie a determinare il bilancio idrico complessivo.
Sulla base dei risultati ottenuti ha realizzato distretti irrigui attrezzati con reti di distribuzione fissa e vasche di accumulo di ampia capacità onde disporre di quantitativi di acqua utilizzabili nei periodi di punta in modo da non essere costretti a spingere l’emungimento dalla falda, sia pure per brevi periodi, a valori eccessivi evitando quindi il rischio di infiltrazione di acqua salmastra con conseguente scadimento qualitativo della risorsa e quindi gravi ripercussioni sull’intero territorio per un periodo abbastanza lungo.

Al momento si può affermare che gli studi condotti dal Consorzio e le ricerche svolte consentono di poter disporre di una mappatura completa dell’intero territorio.
Vaste sono le aree già irrigabili interessando a “macchia di leopardo” l’intero territorio.
Tali aree saranno ulteriormente ampliate a seguito della realizzazione delle opere già programmate.

La consapevolezza della scarsa disponibilità idrica ha indotto inoltre l’Ente ad affrontare con maggiore impegno il problema dell’utilizzo delle risorse “non convenzionali”.
E’ accertata infatti la duplice finalità ammessa per acque sottoposte a trattamenti depurativi utili non solo per usi irrigui ma anche come fattori di fertilizzazione a seguito dell’apporto di sali di fosforo e di azoto.
Sono già stati completati i lavori per l’utilìzzazione a scopo irriguo delle acque provenienti dagli impianti di depurazione della città di Lecce miscelate con quelle della sorgente “Idume”. A tale realizzazione faranno seguito altre opportunamente dimensionate in relazione alla disponibilità quali-quantitativa.

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