Opere di difesa del suolo e regolazione delle acque

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Uno dei più importanti problemi presenti sul territorio consortile è rappresentato dal disordine idraulico di buona parte del territorio.
Tale aspetto è stato fra i primi ad essere affrontato dal Consorzio fin dalla sua costituzione nel convincimento che lo sviluppo socio-economico del comprensorio passava inevitabilmente attraverso la soluzione di taIe problema.

Partendo da questa considerazione incontestabile il Consorzio si è occupato in modo particolare di tale problema nella consapevolezza che la sua risoluzione era condizione indispensabile non solo per l’affermazione e lo sviluppo dell’attività agricola, ma anche di tutte le altre attività produttive del territorio.
E’ innegabile infatti che qualsiasi attività produttiva è resa possibile da un’adeguata rete di regolazione delle acque, meteoriche e non che – se non regimate adeguatamente – provocano ristagni per periodi più o meno prolungati nel tempo rendendo difficoltosa ed in qualche caso addirittura impossibile lo svolgimento dell’attività.
Non va sottaciuto in questo contesto che se molte zone una volta abbandonate ed incolte si sono potute trasformare in aree turistiche di notevole pregio, ciò è stato reso possibile dalla regimazione delle acque atbraverso la realizzazione e successiva manutenzione di una adeguata rete scolante.
Tali opere non solo assolvono la funzione di salvaguardare le aree destinate alle attività produttive agricole e non, ma anche le ìnfrastrutture presenti sul territorio quali strade. ferrovie, opifici, fabbricati, ecc. per cui gli oneri manutentori di tali opere non possono più gravare, data la loro notevole entità, esclusivamente sul settore agricolo, ma estendersi a tutti i soggetti che da queste, traggono beneficio.

Allo stato attuale le opere di sistemazione idraulica comprendono ben 127 canali realizzati con modalità costruttive diverse (in terra o in roccia non rivestita, oppure rivestiti con pietrame a secco o in calcestruzzo ed in alcuni casi costeggiati da stradelle di servizio).
Tali canali, che si sviluppano per una lunghezza complessiva di 423 Km e intersecano 32 dei 78 Comuni ricadenti nel comprensorio di bonifica, necessitano di continua manutenzione affinchè assolvano in pieno il loro compito e la loro presenza ed efficienza appaiono di indubbia utilità specie in concomitanza di eventi meterorici piuttosto intensi allorquando i possibili danni sono annullati o ridotti proprio dalla presenza di tali opere.
Ovviamente i benefici determinati da tali categorie di opere non si riflettono esclusivamente sugli immobili a destinazione agricola; basti pensare ai danni provocati dal ristagno di acqua nel terreno agricolo e a quelli provocati dallo stesso evento su pari superficie destinata ad attività extragricola.

Ma accanto agli interventi manutentori della citata rete scolante, il Consorzio con propri mezzi e personale provvede all’esecuzione di interventi, che interessano anche altri Comuni non attraversati dalla rete di canalizzazione, ripristinando la funzionalità di scoline, fossati, ecc.
Tali interventi, abbastanza diffusi sul territorio, sortiscono l’effetto di salvaguardia determinando un beneficio all’intero territorio, ivi compresi quindi gli immobili a destinazione extragricola (strade, ferrovie, ecc.).

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